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Profilo

...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica, all’optometria e allo studio delle scienze della visione, proponendo corsi di formazione di base, ...

Corso annuale di Optometria

...deale continuazione di quello di ottica ed è indirizzato all’approfondimento dei temi fondamentali dell’optometria e all’acquisizione di abilità e competenze che permettano di esercitare di fatto la professione optometrica nei limiti indicati dalla giurisprudenza, tutto ciò aumentando le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro e di miglioramento della propria posizione lavorativa. Le lezioni si tengono dal martedì al venerdì. Perché scegliere Vinci? L’IRSOO è un ambiente senza pari, che si configura come un vero e proprio college universitario dove i ragazzi possono dedicarsi allo studio, alla ricerca e alla costruzione di rapporti interpersonali, allenandosi a lavorare in team. Una esperienza formativa che non ha eguali in altre strutture quanto a completezza e varietà delle attività, grazie anche a quelle extracurriculari a supporto della formazione di base. ...


FORMAZIONE INNOVAZIONE RICERCA

...er la formazione professionale nel settore delle scienze della visione. L’IRSOO organizza e realizza da molti anni un percorso formativo triennale integrato costituito da un biennio di Ottica seguito da un anno di specializzazione in Optometria. C’è poi una rilevante attività di formazione continu...

28/08/2015 - Chi può esercitare l’Optometria: il dibattito si accende

...o una formazione adeguata e la dimostrazione di conoscenze, competenze e abilità che siano davvero qualificanti dal punto di vista della professione che si andrà ad esercitare. e) Sarebbe bene far sapere che anche sull'uso degli strumenti, tipo fessura-topografo-schiascopo si sono avute assoluzioni, anche recenti (pur se mai arrivate in Cassazione). Fra l'altro il loro possesso è obbligatorio in alcune regioni, es. Campania, per poter essere iscritti in elenco fornitori in base a "nomenclatore tariffario" di occhiali, anche per minori ambliopi, lenti a contatto ed ausili ipo. NB gli iscritti al Minisal possono fornire in tutte le regioni, non solo nella loro, quindi se alcune regioni obbligano ad utilizzare strumenti la possibilità di averli è per tutti. Non credo che il possesso e l’uso di strumenti particolari sia in discussione in alcun modo, premesso che tali apparecchiature non prevedano il contatto con l’occhio o l’uso di preparati farmaceutici, come anestetici o miorilassanti, ecc. E’ vero, in varie sentenze è stato “assolto” l’uso del tonometro a soffio, del topografo, del campimetro, della laf, ecc. Ma io credo che quello degli strumenti sia un falso problema, che ci conduce in una direzione sbagliata. Vorrei che fosse spostata l’attenzione dagli strumenti alla persona. Quando si parla di un optometrista ci si deve riferire non agli strumenti che possiede e che usa, ma alle conoscenze e alle competenze che ha acquisito nella sua carriera di studente prima e di professionista poi. In altri termini, se io possiedo quelle competenze ho il diritto di essere definito optometrista, a prescindere dagli strumenti che utilizzo. Se invece ho comprato un sacco di strumenti appariscenti, tecnologicamente avanzati, che non so utilizzare o che utilizzo senza essere capace di comprendere i risultati che mi danno, al massimo posso avere il diritto di illudermi di essere un optometrista. Quindi, quando si dovrà decidere chi possa fregiarsi del titolo di optometrista, e mi viene spontaneo il collegamento al punto precedente quando si parla della legge 4/2013, si guardi al suo percorso formativo e non agli strumenti che possiede. Naturalmente solo se si vogliono dei veri optometristi; se invece ci si vuole accontentare di illusionisti... f) E’ importante anche ricordare a tutti che, in osservanza della norma sulle LAC, oltre alla esclusività di vendita, anche la applicazione (dice: l'ottico applicatore) e la verifica delle condizioni oculari per consentire l'applicazione sono attribuite all'ottico (solo quest'ultima attività anche all'oculista). Non si necessita di prescrizione medica ed è ben chiaro chi è l'applicatore (come sai gli ortottisti si stanno muovendo ed applicano e alcuni oculisti reputano necessaria la loro prescrizione). Attualmente non esiste il contattologo. Anche per le LAC non esistono limiti di età e diottrie (grazie per averlo ricordato ai fini dell’attività dell'ottico). Fra l'altro il nomenclatore prevede il costo della attività della applicazione e parla anche di LAC per cataratta congenita (neonati!) Sì, anche questo è un argomento sul quale ci sarebbe tanto lavoro da fare, soprattutto in comunicazione. Quanti degli applicatori di lenti a contatto sono coscienti di poter di fatto prescrivere e adattare le lenti senza bisogno di ricetta medica? Quanti di essi avrebbero la volontà di rivendicarlo? E mi riferisco a coloro che provano le lenti, ne valutano l’efficacia funzionale e l’impatto sull’omeostasi oculare, prescrivono e poi verificano le modalità d’uso delle lenti, prescrivono e poi verificano sia i prodotti che le operazioni per la pulizia e la manutenzione delle lac, controllano periodicamente il successo dell’applicazione sia dal punto di vista visivo che da quello della salute oculare, e così via. In questo campo, a mio parere, i rappresentanti degli ottici avrebbero potuto avere ampi spazi di manovra per portare avanti una differenziazione all’interno della categoria, necessaria ad individuare quei professionisti che già operano, in misura più o meno ampia, come “specialisti in lenti a contatto”. Anche senza chiamarli necessariamente così. Riporto qui alcune righe dell’editoriale del N. 9 di Optometria, la rivista periodica dell’IRSOO, nel quale parlavo del tema della sicurezza nell’applicazione delle lenti a contatto e nella gestione del paziente. Il tema riguarda, scrivevo, “tutti coloro che applicano lenti a contatto, ed ha a che vedere con la responsabilità che un ottico o un optometrista si prende quando “sceglie” di applicare una specifica lente a contatto ad uno specifico soggetto. Questo tema della responsabilità è quasi sconosciuto nel nostro settore, molti colleghi non ne vogliono parlare, ma dovremo pur affrontarlo se vogliamo crescere, se vogliamo imporci come i professionisti di riferimento delle lenti a contatto. Cominciando finalmente a distinguere tra chi produce prestazioni professionali, applicando le lenti a contatto, controllando l’applicazione con il supporto di strumentazione adeguata, verificando l’adattamento, prendendosi la responsabilità del proprio operato in caso di problemi, e chi vende le lenti che sono state provate, valutate e prescritte da altri, e non intende prendersi nessuna responsabilità. Tenendo bene a mente che questa eventuale seconda scelta è assolutamente legittima e non meno dignitosa della prima. Si tratta peraltro di una distinzione già in essere, basta soltanto volerla rendere palese e se possibile, in qualche modo, ‘istituzionalizzarla’”. L’iniziativa presa da Assottica per arrivare a stabilire chi prescrive le lenti a contatto, pur con la imbarazzante limitazione di aver cancellato il termine prescrizione per sostituirlo con un termine inglese, “specification”, che ha il solo scopo di non dire le cose come stanno, in una perfetta soluzione all’italiana, sembra persa nel nulla. Nessuno più ne parla. Anche in questo percorso, che avrebbe potuto portare alla differenziazione tra ottici che operano già oggi in modo differente sul campo, i rappresentanti degli ottici sono rimasti passivi, lasciando la conduzione dei giochi ai rappresentanti delle grandi aziende del settore della contattologia. C’è solo da sperare che il silenzio tombale sull’argomento preluda ad un’uscita a sorpresa nel corso del prossimo congresso Assottica che si terrà a Roma il 29 e 30 novembre prossimo. g) Le attività professionali di refrazione, adattamento al viso, applicazione lac e montaggio sono obbligatoriamente da far pagare (salvo prestazione gratuita e società) e l'ottico ha doppia imposizione-contabilità fiscale. In linea di principio concordo con te, ma distinguerei tra le attività di montaggio e di adattamento al viso dell’occhiale e quella di misura della refrazione e applicazione lac. Nel primo caso si tratta di operazioni che sono inalienabili dalla stessa consegna del mezzo correttivo, direi anzi che ne fanno parte; mentre le seconde ne possono essere assolutamente separate. Mi spiego: io non posso vendere ad un cliente un occhiale correttivo senza aver montato le lenti e senza adattarlo al viso nella posizione che ne determina la corretta funzionalità. Dunque, queste operazioni possono ben entrare a far parte del prezzo del prodotto finito. Dovremmo altrimenti far pagare anche l’adattamento al viso di un occhiale da sole? Diverso è il caso della misura della refrazione e dell’adattamento delle lac, che possono esistere senza la vendita, e che dunque devono essere fatte pagare come attività professionale. Oltre alla doppia contabilità fiscale un’altra possibilità è quella di prendere una partita IVA come optometrista e fatturare le prestazioni professionali, sia per la refrazione che per l’adattamento lac. h) La prescrizione del medico (NB anche il medico non specializzato in oculistica può prescrive occhiali) non è obbligatoria né per gli occhiali, né per le lac, né per gli ausili per Ipo (salvo l'obbligatorietà solo ai fini della procedura burocratica per l'autorizzazione ad ottenerli con spesa a carico del SSN). Completamente d’accordo, come già sostenuto in precedenza. Ma il problema è: quanti ottici e quanti optometristi lo sanno? E soprattutto, cosa si fa per farlo sapere? Nessuna associazione di categoria ha mai affermato in continuazione, con...

11/10/2015 Inaugurato a Vinci il nuovo Centro di Ricerca IRSOO

...er la formazione in ottica e optometria, la rinnovata struttura potrà proporsi come riferimento per il settore dell’ottica oftalmica, grazie a caratteristiche peculiari. In un solo polo infatti saranno presenti corsi per l’abilitazione di Ottica, corsi di Optometria, corsi di Laurea in Ottica e Optometria e laboratori per la sperimentazione e la ricerca applicata. Professionisti della formazione in otti...





CONSEGUIRE L'ABILITAZIONE IN OTTICA

...i che continuano a studiare, si aggiornano e fanno ricerca, per trasferire le nuove conoscenze e i progressi della scienza ai loro allievi. CLICCA QUI PER RICHIEDERE MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA QUI PER INFORMAZIONI SUI NOSTRI OPEN DAY Chi siamo L’Istituto di Ricerca e di Studi in Ottica e Optometria (IRSOO) è la prima scuola di ottica e di optometria in Italia, attiva fin dal 1970, e si occupa di formazione in ambito...


13/11/2017 - L’IRSOO assegna tre nuove borse di studio agli studenti più meritevoli

...ci si continua a valorizzare il merito, la costanza e l’impegno nello studio Gli allievi premiati quest’anno dall’IRSOO sono tre studenti del corso biennale di ottica, che si divideranno equamente il premio di 3.900,00 Euro: -Lorenzo Franceschi di Empoli (FI) -Rossella Materi di Potenza (PZ) -Francesca Natalini di San Severino Marche (MC) L’iniziativa, nata nell’a.s. 2014/2015, è volta a premiare il merito dei nuovi iscritti ai corsi di ottica dell’IRSOO. Con questa borsa di studio gli studenti potranno pagarsi parte dei costi del secondo periodo di lezione; i parametri di valutazione si basano infatti sul profitto riportato nella prima parte del percorso formativo. In tal modo l’Istituto cerca di incentivare gli studenti nell’impegno e nella dedizione allo studio per conseguire una preparazione di eccellenza. Premiare il merito: una cosa di cui si parla spesso ma che purtroppo è poco praticata in Italia. “Noi proviamo a farlo - dichiara il direttore Alessandro Fossetti - premiando il talento e l’impegno nello studio. Crediamo nei giovani e nelle loro capacità, crediamo che sia importante dare loro dei segnali di apprezzamento, confidiamo che in tal modo si possano stimolare l’applicazione, la crescita culturale e la passione per le scienze della visione.” Questa iniziativa rientra perfettamente nel programma di valorizzazione dei giovani che l’IRSOO porta avanti ormai da diversi anni, sia acquisendo nuovi insegnanti tra i giovani professionisti, sia assumendo optometristi appena diplomati, con un programma di formazione e crescit...


IRSOO a MIDO 2018

...nisti continuare a guardare all’IRSOO come ad un punto di riferimento per il proprio aggiornamento e la propria formazione. ...

01/06/2018 - La formazione integrata sempre più presente nelle attività dell’IRSOO

...buona formazione passa anche per l’interazione e le sinergie tra scuola e attività produttive del settore; per questo a Vinci gli insegnamenti teorici e quelli pratici del corso sono sempre più integrati con l’esperienza delle aziende produttrici, sia con le attività dimostrative e pratiche tenute a scuola, sia con le visite presso le aziende per la conoscenza diretta del mondo produttivo italiano dell’ottica. PRESENTAZIONI DI AZIENDE E PRODOTTI PRESSO L’IRSOO Una occasione per conoscere gli strumenti e i prodotti più innovativi e iniziare ad utilizzarli nei laboratori e nel centro di ricerca IRSOO Sono davvero tante le iniziative prese dalla scuola per integrare la formazione scolast...



Fabio Calvetti

...La formazione di Fabio Calvetti (Certaldo, Firenze, 1956), è avvenuta sotto il segno ambivalente e un po' ambiguo della sperimentazione degli anni Settanta. Tra una figurazione che non voleva essere convenzionale, le spinte pop e della poesia visiva, la pagina di Calvetti venne corroborata definitivamente dagli insegnamenti di un artista di carattere e di razza quale Fernando Farulli. Una graduale maturazione del segno ha condotto l'autore a rendere più essenziale ed efficiente la composizione: ambienti in cui sembrano accessibili alcune tracce del suo percorso formativo, certi amori, certe allampanate solitudini alla Hopper. Alla fine, le figure di Calvetti, elaborate sempre di più nel senso di un "levare" a vantaggio di un dinamico straniamento del soggetto, sono divenute veicolo di una narrazione contemporanea che ha varcato i confini nazionali. Infatti i primi e maggiori riconoscimenti ottenuti dall'artista, sono arrivati dall'estero. Nel 1987 viene inserito da Tommaso Paloscia nella sezione dedicata ai giovani artisti italiani "Onda verde", in occasione del Salone Internazionale dell'Arte Contemporanea a Firenze. In seguito, il suo percorso espositivo si è articolato tra Italia, Germania, Spagna e gli Stati Uniti, concentrandosi soprattutto sulla Francia e il Giappone: sue personali si sono tenute al City Art Museum di Kwangju in Corea, alla Galerie Art Comparason di Parigi, alla Shiraishi Gallery di Tokyo, alla Hebecker Gallery di Weimar, al Crédit Mutuel de Bretagne a Brest, al Shinjuku Park Tower di Tokyo, alla Galerie Tatiana Tournemine di Parigi, alla Galerie Australe di Noumea in Nuova Caledonia, alla Daimaru Gallery di Osaka. Recentemente il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo gli ha dedicato un'antologica; ha poi esposto alla Galleria Artesanterasmo di Milano, a Palazzo Venezia di Roma, alla Biblioteca Marciana di Venezia e nel Chiostro di Sant'Agostino a Pietrasanta (Lu) e, successivamente, è stato presente con rassegne monografiche anche a Lione (Galerie Saint-Hubert) e nel Lussemburgo. La sua presenza è ricca e costante anche nelle Fiere internazionali di Ginevra, Amsterdam, Strasburgo, Gand, Den Haag e Kortrijk. "Alle fondamenta di quella poetica intimista che ha distinto l'opera di Fabio Calvetti come una delle più interessanti in ambito contemporaneo sta l'indole, continuamente at...

Francesco Nesi

...e. Di formazione autodidatta, l'autore ha intrapreso l'attività espositiva solo all'inizio degli anni Novanta, dopo aver vinto, nell'85, il Premio Bargellini e aver poi ottenuto una personale alla Biblioteca Nazionale di Firenze. All'inizio, le collettive: a Firenze (Stazione Leopolda), Grosseto, Volterra (Galleria Centrale), Venturina (Etruriarte). In seguito, le personali: a Ferrara (Galleria Lido degli Estensi) e a Firenze (Hotel Balestri, Hotel Park Palace). La sua città lo ha visto presente anche all'Associazione G. Battista, all'ex convento della Leopoldina, e poi protagonista all'Hotel Excelsior e all'Hotel Bristol. Nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio ha ricevuto il Premio per la pittura del Fiorino d'Oro. Nella penisola italiana molte città lo hanno ospitato con mostre collettive e personali; da Vigevano a Ferrara e poi Brescia, Parma, Lucca, Bari, Mantova, il Palazzo Barberini a Roma, solo per citarne alcune. Il XX secolo si chiude per Nesi con un attivo di svariate mostre e partecipazioni, tra cui la Fiera di Vicenza, 1'Art Expo di New York, la Fiera di Strasburgo, la Fiera di Padova, nonché le rassegne personali al Castello di Murlo (Siena), alla Galleria Fantasio e Joe (Lucca), alla Forum Interart (Roma). In Europa a Monaco e alla Fisher di Minden (Germania), in Francia a Parigi (Salon Violette, 2001), a Cap d'Antibes, a Chaumont. Degli ultimi anni la mostra a Ferrara nel Palazzo degli Estensi "Altrove" (2008). Gli "omini" con cappello, frac e martingala hanno continuato felic...

Una formazione prima dignitosa e poi continua - 7/8/2019 Intervista di P.O. ad Alessandro Fossetti

...della formazione di optometristi seri e preparati, culturalmente e professionalmente, ma non sembra sia molto frequentata. Nell’intervista di PO viene appena tratteggiato un quadro apparentemente con poche luci e molte ombre. Ma si sa, tutto cambia, più o meno lentamente, e la speranza è che il cambiamento vada nella direzione giusta. Ad indirizzarlo sono chiamati associazioni e gruppi, ma conterà molto anche la spinta dei singoli, le richieste dei tanti professionisti che vogliono esercitare davvero la professione optometrica e che comprendono come questo non si possa fare senza studiare e tenersi aggiornati. E in questo crediamo che i giovani laureati possano svolgere un ruolo decisivo se solo non correranno dietro alle chimere di un gruppo dirigente che sta pericolosamente dividendo l’optometria italiana. Urge che una nuova associazione di optometristi laureati si prenda il carico di aiutarci ad andare verso il riconoscimento della figura di optometrista, inglobando in essa e nelle sue competenze tutto quanto è già presente nelle sentenze della Suprema Corte di Cassazione. Ci fosse tra i laureati un gruppo di colleghi e amici che credono nell’optometria e avessero voglia, entusiasmo, coraggio per fare una nuova associazione, provino a farsi avanti. Rimarranno meravigliati da quanti troveranno ad accoglierli a braccia aperte per aiutarli. Intervista ad Alessandro Fossetti di Paola Ferrario “Una formazione prima d...


SCUOLA DI OTTICA, ABILITANTE, PER UN LAVORO ASSICURATO

...i che continuano a studiare, si aggiornano e fanno ricerca, per trasferire le nuove conoscenze e i progressi della scienza ai loro allievi. CLICCA QUI PER RICHIEDERE MAGGIORI INFORMAZIONI Attività di supporto agli studenti Il piano di studi dei corsi prevede stage e tirocini nei centri ottici e visite guidate presso importanti aziende del settore. Per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei propri studenti, il nostro Istituto ha attivato un servizio di "trova lavoro" che mette in contatto le aziende in cerca di ottici con i diplomati IRSOO. Il percorso formativo curricolare Il corso biennale di ottica è aperto a chi ha un titolo di scuola media superiore e fornisce la preparazione necessaria al conseguimento dell'abilitazione di Ottico, per esercitare fin da subito l'attività professionale o per proseguire gli studi e la propria formazione nel setto...

02/03/2020 -Firenze, 20-21 Settembre 2020 - IV CONGRESSO IRSOO

...re la formazione dei professionisti che gestiscono l’attività di contattologia. La sessione sarà indirizzata a chiarire come funzionano veramente le lac multifocali, quale sia il ruolo della profondità di fuoco e delle aberrazioni, quali sono le caratteristiche funzionali principali delle diverse tipologie di lenti presenti sul mercato, quali gli aspetti che più incidono sul successo dell’applicazione, quali i punti salienti della gestione del portatore e delle problematiche riscontrate. Anche questa sessione terminerà con una tavola rotonda per stimolare una discussione, insieme ai convenuti, sulla gestione delle applicazioni di lenti multifocali e a profondità di fuoco estesa. Un viaggio appassionante che speriamo stimoli i partecipanti allo studio e alla formazione continu...


CONSEGUIRE L'ABILITAZIONE IN OTTICA

...i che continuano a studiare, si aggiornano e fanno ricerca, per trasferire le nuove conoscenze e i progressi della scienza ai loro allievi. Chi siamo L’Istituto di Ricerca e di Studi in Ottica e Optometria (IRSOO) è la prima scuola di ottica e di optometria in Italia, attiva fin dal 1970, e si occupa di formazione in ambito...

L'OFFERTA FORMATIVA PER GLI OTTICI

...re la formazione nel settore. La garanzia di fare molta pratica assistita nella scuola con la più ampia superficie attrezzata per la pratica optometrica. Moduli FAD nei corsi per lavoratori. L'offerta formativa comprende: - Corso annuale, con frequenza infrasettimanale. Sede: Vinci. - Corso biennale, pensato per le esigenze degli ottici lavoratori. Sedi: Vinci e Padova. Il corso di optometria per lavoratori L’organizzazione didattica è ottimizzata per facilitare l’integrazione dello studio con l’attività lavorativa. Lezioni domenica e lunedì distribuite in due anni per un equivalente di oltre 60 giornate di formazione. Le l...



Diventa professionista della visione e trova subito lavoro

...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica tecnica, all’ottica oftalmica e allo studio delle scienze della visione. 50 anni possono fare la differenza? In una scuola sì: esperienza, solidità, know how consolidato, selezione e formazione degli i...

Diventa un professionista della visione e trova subito lavoro

...pa di formazione in ambito tecnico, scientifico, professionale e sanitario relativamente all’ottica tecnica, all’ottica oftalmica e allo studio delle scienze della visione. 50 anni possono fare la differenza? In una scuola sì: esperienza, solidità, know how consolidato, selezione e formazione degli i...

Un'offerta formativa completa

...one e formazione degli insegnanti, responsabilità e impegno continuo per mantenere il primato, con la ricerca e l’innovazione. Questi gli elementi caratterizzanti l'IRSOO, che fin dal 1970 forma a Vinci ottici e optometristi provenienti da tutte le parti d’Italia, preparandoli a competere con i concorrenti e a dare il miglior servizio alla propria clientela. PARTECIPA AI NOSTRI OPEN DAY La nostra offerta formativa comprende corsi biennali di abilitazione alla professione di ottico (anche per lavoratori), corsi di specializzazione in optometria (corso annuale, corso biennale per lavoratori) svolti anche fuori sede, e un ricco programma di educazione continua, aggiorna...